Con lo scopo di recuperare gli intonaci esistenti, nelle porzioni gravemente danneggiate costituite da mancanza e/o distacchi, è stata utilizzata esclusivamente una miscela di calce idraulica naturale con inerti di granulometria simile a quella degli intonaci esistenti. Si è dunque provveduto alla tinteggiatura sempre con sola calce proseguendo per strati successivi con diverso grado di diluizione: primo strato con tinta a calce diluita al 50/60%, secondo strato con tinta di calce diluita al 40%, terzo strato con tinta non diluita.
Un accurato intervento di restauro è stato effettuato anche all’intonaco e alle cornici della corte interna. Si è provveduto alla disinfestazone con applicazione di biocida, alla pulizia con acqua a pressione, alla raschiatura superficiale delle parti ammalorate con successivo ripristino, lamatura di intonaco di calce idraulica a più strati, con stabilitura leggera ed integrazione delle cornici mancanti. Inoltre è stato realizzato, per un metro di altezza dal piano di calpestio, un intonaco macroporoso, predisposto per l’apposizione dello strato di lamatura per uno spessore di 1,5/2 mm con rasante di calce, appositamente preparato con ossidio naturali al fine di ottenere una finitura ed una tonalità simile alle preesistenze.
Tratto da: Documentazione ufficiale delle lavorazioni eseguite – nota alla Soprintendenza BB.AA.PP. – del 29/10/2010.